Mammografia Analogica o Digitale | La Dott.ssa Fioriti ci spiega la differenza. Clicca! Terni
Mammografia Analogica o Digitale | La Dott.ssa Fioriti ci spiega la differenza. Clicca!
*L'ERA DEL DIGITALE*
UNA GRANDE QUALITÁ DI IMMAGINE CON UNA PICCOLA DOSE
La mammografia rappresenta l'esame di riferimento per lo studio della mammella ed è la migliore indagine a disposizione per la diagnosi precoce del tumore. È un esame radiologico del seno effettuato attraverso una bassa dose di radiazioni e richiede un alto livello qualitativo.
L'avvento della tecnologia digitale ha modificato profondamente la medicina. L'immagine digitale dà un contrasto ottimale e può essere letta su monitor e rielaborata evitando spesso di ricorrere ad ulteriori proiezioni con ulteriori esposizioni alle radiazioni.
Inoltre la maggiore sensibilità rispetto al sistema tradizionale riesce a compensare eventuali limiti di esposizione.
*MA COSA SIGNIFICA MAMMOGRAFIA TRADIZIONALE O ANALOGICA e MAMMOGRAFIA DIGITALE'*
La tradizionale è un'immagine su pellicola che dopo essere stata realizzata non è più modificabile.
Poiché la struttura della mammella è eterogenea per la contemporanea presenza di tessuti a densità diversa (tess. Adiposo-fibroso-ghiandolare), vi sono zone ben studiabili accanto ad aree non ben rappresentate. Se nelle zone dense si trovano noduli o formazioni patologiche, a causa della scarsa differenza di contrasto potrebbero essere mal distinguibili.
Questo ostacolo viene parzialmente superato dalla mammografia digitale; poiché l'immagine digitale infatti può essere elaborata dopo l'acquisizione, le differenze di densità possono essere esasperate in modo da poter differenziare le varie strutture.
Esiste una tecnologia digitale indiretta dove il sistema contiene sostanze in grado di trasformare i raggi X in raggi luminosi rilevabili tramite laser ed una tecnologia diretta dove il sistema converte i raggi X in segnale elettrico senza il passaggio intermedio della luce visibile.
Il risultato finale è che le immagini sono più definite con una migliore percezione delle aree patologiche ed una migliore differenziazione tra normale e patologico.
Pertanto anche se la mammografia digitale utilizza comunque radiazioni ionizzanti la dose è molto più bassa, del 40-50% in meno rispetto a quella analogica.
Si può concludere che il rischio da mammografia con gli attuali strumenti diagnostici è molto basso: la dose di esposizione di un esame corrisponde a pochi mesi o addirittura poche settimane di radiazioni di fondo naturale in alcune città o di un volo da Cardiff (Galles) all'Australia ed il rischio è paragonabile alla guida di un'auto per circa 3000 miglia o fumare 1,5 sigarette.